- Yurich Figurich
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La Fiat potrebbe attualmente possedere una partecipazione del 25 percento in Chrysler, ma non è abbastanza per loro: entro la fine dell'anno, afferma l'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne, gli italiani aumenteranno la loro quota a oltre il 51% e possederanno più della metà di Chrysler.
Pur non essendo una fusione vera e propria (poiché Chrysler è probabilmente abbastanza diffidente nei confronti di quelli in questo momento), Marchionne punta ad aumentare la propria partecipazione in modo incrementale, del 35% alla fine del quarto trimestre. E una tale fusione non è stata ancora esclusa. Come una sposa jilted (o la recente scomparsa della signora Taylor), Chrysler sembra proprio non riuscire a resistere a farsi scopare con europei sciatti.